Da oltre dieci anni svolgo un’attività di studio e divulgazione della cultura enogastronomica che ha prodotto migliaia di pubblicazioni: oltre 1000 articoli su testate giornalistiche nazionali, più di 2000 video
(le video-interviste a due grandi che ci hanno lasciato,
lo chef Vittorio Fusari e il vigneron Beppe Citrico Rinaldi)
… cui aggiungere libri, programmi televisivi, lezioni universitarie, la partecipazione a conferenze e incontri, l’ideazione e direzione di iniziative.
(intervento a una tavola rotonda del 2015 coordinata da Ettore Mochetti, allora direttore del periodico La Cucina Italiana)
Da aggiungere la consulenza per aziende agroalimentari, strutture turistiche e locali di ristorazione in forma di scouting e ricerca, valutazioni organolettiche, analisi dei prodotti, ideazione nuove preparazioni culinarie, formazione e gestione del personale, corsi di aggiornamento per i dirigenti, pubbliche relazioni, marketing e promozione, storytelling, packaging, progettazione e cura di musei d’impresa, realizzazione siti di e-commerce.
Programmaticamente ho sempre cercato di non assolutizzare la cucina come fenomeno a se stante, bensì di ricondurla alla sua dimensione antropologicamente più credibile di segmento della vita quotidiana che interagisce con tutto il mondo circostante, portando enormi valori identitari, radici storiche e istanze culturali.
Con questa filosofia come autore televisivo invece di fare un’ennesima trasmissione interamente a tema culinario, ho preferito già nel 2011 compiere l’operazione inversa, portando la cucina in un programma musicale, Rock e i suoi fratelli, un format ideato da me per RAI 5 e condotto dal grande poeta e musicista Omar Pedrini.
Malgrado si trattasse di un magazine complesso su tutto il mondo della musica (dai dischi in vinile ai giornali cartacei specializzati, dai concerti ai libri, dalle nuove uscite agli approfondimenti critici), ebbi comunque l’idea di ambientare ben metà della trasmissione in un vero ristorante in cui svolgere una cena reale con ospiti quattro diversi musicisti che Omar intervistava tra una portata e l’altra.
Sono così intervenuti Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Freak Antoni degli Skiantos, Faso degli Elio e Le Storie Tese, Massimo Bubola, Andrea Mingardi, Niccolò Agliardi, Luca Jurman, Alessandra Drusian dei Jalisse, Cristina Scabbia dei Lacuna Coil, Chiara del duo Paola e Chiara, Pino Scotto, ma anche i comici” Leonardo Manera ed Enrico Beruschi.
(la puntata con ospite Freak Antoni degli Skiantos)
Il ristorante prescelto è stato lo Star Rise di Milano, al cui chef rock Vito ho chiesto di realizzare ogni settimana un intero nuovo menu che fosse in tema con l’argomento trattato in quella puntata: in questo modo, anche con il mio contributo di idee, sono stati creati tanti nuovi piatti, proposti in seguito ai reali avventori del locale.
(la puntata con a cena Enrico Ruggeri)
Per l’occasione è stata realizzata una scenografia per la parete che fungeva da set televisivo che a distanza di anni è ancora lì a fare bella mostra di sé nel ristorante.
Uno degli incarichi di direzione rilevanti in questo ambito è stato il Galà per Marini, una cena che nel 2013 ha riportato in tavola preparazioni originali antiche di almeno tre secoli, associando una rievocazione storica dei banchetti di un tempo attraverso interventi di Commedia dell’Arte eseguite da una compagnia teatrale, nonché l’esposizione etno-antropologica di oggetti e attrezzi delle cucine di una volta.
Tutto sotto la competente e brillante conduzione di Patrizio Roversi.
In quell’occasione a ridare nuova vita alle citate ricette secolari è stato il celeberrimo chef Chicco Cerea del famoso ristorante Da Vittorio a Brusaporto (BG) che detiene 3 stelle Michelin, creando un menu ad hoc con la guida di Silvia Tropea Montagnosi di Slow Food. Qui di seguito il video promozionale della serata, organizzata con un’importante finalità sociale a tutela del patrimonio artistico di Bergamo e in particolare dell’Accademia Carrara: ne sono protagonisti i citati Chicco Cerea e Silvia Tropea Montagnosi, insieme a Enrico Rota del Consorzio Tutela Valcalepio (vedi sezione DIREZIONE ARTISTICHE).
Tra gli effetti di queste prime attività culturali nel sistema enogastronomico c’è stato quindi il recupero dagli archivi della Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo di un manoscritto originale cucito a mano databile tra le fine del ’600 e l’inizio del ’700, attribuito al misterioso anonimo Cocho bergamasco alla casalenga: è stato amorevolmente restaurato dall’editore Lubrina, consentendone così l’esposizione al pubblico.
Sempre Lubrina lo porterà nelle librerie, stampandolo a cura di Silvia Tropea Montagnosi con il titolo Il Cocho bergamasco alla casalinga (Lubrina, Bergamo, 2012): nel volume ho firmato l’introduzione intitolata Tavola o tavolozza (vedi sezione LIBRI).
Il libro più recente da me realizzato in ambito gastronomico è invece Il cuciniere di Frate Indovino. Ricette, storie e consigli dalle cucine cappuccine, pubblicato per le Edizioni Francescane Italiane di Perugia alla fine del 2020, firmato insieme a Fra Luca Casalicchio. (vedi sezione LIBRI)
Il volume è nato nell’ambito del rapporto editoriale con le Edizioni Frate Indovino, per le cui testate dal 2020 curo le pagine dedicate all’enogastronomia…
… pubblicate sui mensili del gruppo editoriale, quali Frate Indovino e Voce Serafica.
La mia attività da Giornalista Professionista in ambito enogastronomico si è svolta per anni soprattutto sul quotidiano Il Giorno…
… per il quale ho curato dal 2013 al 2019 una rubrica settimanale fissa sulla pagina specializzata De Gustibus gestita dal collega Marco Mangiarotti.
Sul tema del cibo ho pubblicato articoli sia per testate della carta stampata come Il Fatto Quotidiano…
… sia per realtà giornalistiche del web come Liberoquotidiano.it…
… oltre al portale Internet Tiscali che ha prodotto e messo on line diversi miei video-reportage sulle eccellenze enogastronomiche regionali realizzati viaggiando in tutta Italia.
Leggi il servizio giornalistico sulla Vera ‘Nduja di Spilinga, la passione ardente dei fratelli Pugliese realizzato in Calabria nel 2015: https://notizie.tiscali.it/feeds/Vera-Nduja-di-Spilinga-la-passione-ardente-dei-fratelli-Pugliese/.
Attualmente invece sono Direttore Responsabile della testata giornalistica web Storie Enogastronomiche, fondata nel 2013, edita da We Communication di Milano: www.storienogastronomiche.it. La testata pubblica contenuti con cadenza quotidiana e vanta un archivio sempre liberamente consultabile che contiene oltre 3500 articoli. E’ incentrata sull’enogastronomia, suddivisa in categorie come Ristorazione, Vino, Ricette, De.Co., Distillati, Birra. Pari importanza ricopre il Turismo, con sezioni quali Musei, Archeologia, Libri, Arte, Idee, Spettacolo, Storia e Piaceri.
Alla testata Storie Enogastronomiche è collegato l’omonimo canale YouTube (https://www.youtube.com/c/StorieEnogastronomiche/videos) che contiene più di 3000 video autoprodotti e decine di playlist su vari argomenti riguardanti il turismo enogastronomico.
Tra i nuovi progetti all’orizzonte, anche qualcosa di televisivo: ne stiamo parlando con l’amico Edoardo Raspelli…
Nel 2023 vengo chiamato dal gruppo Warner Bros. Discovery a occuparmi di programmi sul cibo del canale specializzato in gastronomia Food Network. Il primo incarico è come autore della trasmissione cult Giusina in Cucina che vede come protagonista Giusi Battaglia, seguitissima autorità in tema di divulgazione culinaria e di tradizioni culturali siciliane. In una puntata, graditissimo ospite l’attore Paolo Briguglia, già al fianco di Giusi nella trasmissione Ci vediamo al bar sempre su Food Network.
Prosegue la collaborazione con Food Network del gruppo Warner Bros. Discovery e già prima dell’estate del 2023 si moltiplicano gli impegni per i programmi cult di Giusina, in veste di consulente autorale per il nuovo format Manciate di Sicilia e come autore della nuova edizione di Giusina In Cucina – Seacily Edition dove accanto alla protagonista appare il grandissimo musicista Lello Analfino.