Le prime esperienze come direttore artistico sono legate all’ARCI di Paternò (CT), partendo ventenne all’inizio degli anni ’90 dai classici cineforum con dibattito che nella sala cinematografica Palumbo raccoglievano centinaia di spettatori e culminando con il festival Il Giovane Cinema Siciliano che vedrà la presenza di tanti registi e del critico Enrico Ghezzi.
Un’attività che si allargherà con l’ingresso nella presidenza nazionale dell’UCCA, l’Unione dei Circoli del Cinema dell’ARCI, in seguito alla quale collaborerò a iniziative in varie parti d’Italia.
Attualmente sono consulente scientifico della manifestazione IMAGinACTION, Festival Internazionale del Videoclip musicale cui hanno partecipato in queste prime edizioni artisti del calibro di Sting, Mark Knopfler, Trevor Horn, Travis, Luis Fonsi, Antonello Venditti, Luca Carboni, Gino Paoli, Piero Pelù, Elisa, Nek, Tiromancino, Ermal Meta, Carmen Consoli, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Negrita, Alex Britti, Giusy Ferreri, Mousse T., J-Ax. La direzione è di Stefano Salvati, l’organizzazione a cura di Raffaella Tommasi di Daimon Film.
Per la manifestazione sono Presidente della Giuria di esperti e svolgo conferenze, lezioni, interventi sul palco e premiazioni come quella di Fabio Rovazzi nel 2019.
Premio Videoclip Italiano
Ho ideato e sono stato direttore artistico del Premio Videoclip Italiano, a lungo unica manifestazione ufficiale che abbia interessato l’intero settore della produzione videomusicale in Italia.
Il PVI per la maggior parte delle sue edizioni è stato organizzato e gestito con il sito di informazione musicale Rockol, in partnership con l’Università IULM di Milano.
Il prestigio del Premio è stato alimentato anche dall’importanza degli artisti che sono venuti a ritirarlo nel corso degli anni: tra i musicisti premiati nelle varie edizioni citiamo Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Ligabue, Franco Battiato, Jovanotti, Elio e Le Storie Tese, Subsonica, Piero Pelù, Gianni Morandi, Elisa, Negramaro, Edoardo Bennato, Raf, Loredana Berté, Articolo 31, Nomadi, Gianna Nannini, Gemelli DiVersi, Luca Carboni, Finley, Bluvertigo, Zero Assoluto, Marlene Kuntz, Timoria, Gino Paoli, Giovanni Allevi, 99 Posse, Tiromancino, Enrico Ruggeri, Max Gazzé, Frankie Hi-Nrg Mc, Pacifico, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Verdena, Velvet, Cousteau, Negrita, Giusy Ferreri, Lost, dARI, 1 Giant Leap, Meganoidi, CSI, Giardini di Mirò, 24 Grana e molti altri; tra i registi premiati, vogliamo ricordare Tarsem (autore del clip di Losing my religion dei R.E.M. oltre ad aver firmato il film The Cell con Jennifer Lopez), Lamberto Bava, Silvio Muccino (lanciato all’esordio registico proprio dal PVI), Walter Veltroni (come autore di un documentario musicale) e Michelangelo Antonioni.
Il PVI è nato nel 1999 come Premio Videoclip Indipendente, con l’intento di riscattare dall’oblio e dalla censura di mercato i video realizzati a budget bassissimi ma con grande creatività, soprattutto dalle etichette discografiche indipendenti.
La manifestazione è cresciuta rapidamente, tanto da diventare nel 2001 il Premio Videoclip Italiano, ovvero il più importante riconoscimento dedicato alle immagini musicali in Italia. Alcuni numeri: oltre 1200 i video selezionati nel corso degli anni, migliaia gli spettatori in sala, più di 100 gli artisti premiati, centinaia gli articoli e i servizi televisivi dedicati alla manifestazione da tutte le testate nazionali e di settore.
Il Premio nel corso degli anni ha consentito di scoprire nuovi talenti nella regia di clip, contribuendo a rinnovare l’estetica del video italiano, mentre diversi gruppi musicali emergenti hanno ottenuto grazie alla manifestazione una visibilità prima impossibile per loro.
Il settore professionale e mediatico del videoclip ha aderito infatti compatto al Premio Videoclip Italiano, sostenendo così quella che si è configurata nel tempo come la più estesa costante ricerca di nuovi talenti dall’audiovisivo musicale mai effettuata in Italia, soprattutto attraverso il Concorso del Premio Videoclip Indipendente, una delle sezioni della manifestazione. E’ stata l’unica manifestazione infatti che abbia riunito i rappresentanti delle maggiori società di produzione di videoclip e di tutte le emittenti musicali (terrestri e satellitari) esistenti in Italia. Questo per sostenere lo scouting di giovani creativi in tutti i settori artistici e tecnici della realizzazione di un clip: registi, direttori della fotografia, operatori di ripresa, montatori, producer, autori di soggetti e trattamenti, produttori discografici.
Tutti gli appassionati e i giovani aspiranti interessati a queste professioni hanno avuto così l’occasione unica di farsi notare dai massimi operatori del settore, accedendo alla concreta possibilità di essere chiamati a lavorare nell’industria maggiore.
Della giuria hanno fatto parte infatti giornalisti e critici dei maggiori quotidiani e delle più importanti riviste specializzate (Corriere della Sera, la Repubblica – XL, La Stampa, il Giornale, News Settimanale, Rockol, Rockstar, Rocksound, Musica e Dischi, Rumore, Maxim, Losingtoday, Flash Art), delle emittenti televisive specializzate (Mtv, All Music, Video Italia, DeeJay Tv, Rock Tv, Rtl 102.5 – Radiotelevision [Hit Channel], Match Music), di festival cinematografici attenti ai videoclip e delle maggiori società di produzione (tra cui Run Multimedia, Filmmaster Clip, Goneshopping, Movida, K+, Dolly Bell, Filmlover, Pan Pictures, NUCT Videoclip, Wilder).
Ecco alcuni dei componenti della Giuria del concorso del Premio Videoclip Indipendente nelle edizioni dal ’99 al 2006: Aldo Grasso (Corriere della Sera), Antonio Dipollina (la Repubblica), Marinella Venegoni (La Stampa), Achille Bonito Oliva (critico d’arte), Franco Zanetti (Rockol), Manuela Moreno (Tg2), Carlo Antonelli (direttore Rolling Stone), Paolo Giovanazzi (Maxim), Luca De Gennaro (Responsabile Talent & Music, MTV Italia), Paolo Zaccagnini (il Messaggero), Alberto Crespi (FilmTv, La7), Lele Biscussi (regista tv, Le Iene su Italia Uno), Simonetta Martone (giornalista, conduttrice tv), Isabella Santacroce (scrittrice), Renato Tortarolo (il Secolo XIX), Marco Mathieu (GQ), Manlio Sgalambro (filosofo, paroliere di Franco Battiato), Elisabetta Sgarbi (regista, allora direttore editoriale Bompiani), Andrea Laffranchi (Corriere della Sera), Paola Maugeri, Enrico Silvestrin e Massimo Coppola (Mtv), Antonio Vandoni e Paola Funky Gallo (Video Italia), Linus (DeeJay Tv), Lucilla Agosti (All Music), Ringo (Tribe), Max Brigante (Rock Tv), Ilaria Amato (Rockstar), Simone Arcagni (critico e studioso), Paolo Giordano (il Giornale), Alex S. Garcia (responsabile sito internazionale mvdbase.com), Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi (alias Zero Assoluto, Rtl 102.5 – Radiotelevision [Hit Channel]), Marco Mangiarotti (Il Giorno), Francesca Cheyenne Roveda (conduttrice programmi musicali in radio e tv), Stefano Salvati (Pan Pictures, NUCT Videoclip), Daniel C. Marcoccia (Rock Sound), Gianni Sibilla (coordinatore master sulla discografia dell’Università Cattolica di Milano), Luca Valtorta e Lorenza Biasi (XL), Gianni Canova (Duellanti), Luca Bernini (critico, autore tv), Marco Brancatelli e Barbara Ciabilli (All Music), Jean Marc Caimi (Rockstar), Mixo (già Videomusic, RadioDue Rai), Cristina Donà (cantautrice), Fabiola Naldi (Flash Art), Giuseppe Strazzeri (Oscar Mondadori), Chiara Papaccio (Losingtoday), Elisabetta Arnaboldi e Paolo Palmarocchi (La7), Mario De Luigi (Musica e Dischi), Andrea Girolami (Rumore), Marco Iannini (Mucchio Selvaggio), Rossella Bertolazzi (IED Arti Visive), Renato Marengo e Michael Pergolani (Demo di RadioUno Rai), Mark Dezzani (Billboard), Fausta Sbisà (Italpress), Gaetano Morbioli (regista di videoclip), Marcello Cesena (regista di cinema, tv e pubblicità), Riccardo Mazzon (autore televisivo e regista), Italo Moscati (scrittore, regista, già direttore Rai Educational), Fabio Olmi (direttore della fotografia cinematografico), Nada (cantautrice).
Fondamentale per il successo della manifestazione l’apporto di due grandissimi e appassionati professionisti, Andrea Marchi e Bianca Teti, ritratti qui sotto alla mia destra, tra Lucilla Agosti e Ada Touré.
LA STORIA DEL PVI: LE EDIZIONI PIU’ IMPORTANTI
1999: Nasce come Premio Videoclip Indipendente: è unico nel suo genere in Italia e in Europa; lancia subito registi e montatori che faranno strada nel videoclip professionale e nel cinema.
2000: I primi grandi colpi del PVI: scopre e premia i Tiromancino prima che esplodano in classifica, lancia la carriera registica di Elisabetta Sgarbi, registra una delle rarissime presenze di Franco Battiato a un Premio, ottiene crediti dall’estero con il celeberrimo regista Tarsem Singh, in quel momento numero 1 del box office cinematografico mondiale con il film The cell interpretato da Jennifer Lopez, il quale giunge appositamente da Londra per ricevere il riconoscimento.
2001: Diventa il Premio Videoclip Italiano e assegna il primo riconoscimento nella carriera registica ad Asia Argento per un clip dei Bluvertigo; per la stampa e i media assume la dimensione di evento unico cui viene concesso spazio importante.
2002: Il PVI acquisisce rilievo riscuotendo interesse anche fuori dai confini italiani: viene assegnato infatti il Premio Speciale per il Migliore Rockumentary Internazionale alla band inglese 1 Giant Leap, progetto che vede coinvolti elementi dei Faithless con Robbie Williams, Brian Eno, Michael Stipe (REM) e personaggi della cultura e del cinema come Kurt Vonnegut, Dennis Hopper e Tom Robbins; mentre Jovanotti e Pelù si ritrovano in pubblico, Gino Paoli rivede per la prima volta il suo clip La gatta del ’61 e si emoziona davanti a una platea sterminata e alle telecamere di Tg e magazine.
Clicca e guarda il video sull’edizione del 2002 realizzato da Teresa Scaglione.
2003: Scoop storico: il PVI riscopre il clip di Andavo a 100 all’ora interpretato da Gianni Morandi ben quarantadue anni prima ma da lui mai visto: il cantante ringrazia il PVI con gli occhi lucidi, affermando che la manifestazione è ormai la più importante fonte d’indagine del settore; intanto il PVI accredita per primo la carriera registica dell’esordiente Walter Veltroni che firma un documentario musicale, mentre Ligabue attira una marea di fan e curiosi che la sala della cerimonia di premiazione non riesce a contenere.
2004: Nuovo clamoroso scoop, ripreso da quotidiani e Tg: viene ritrovato dalla direzione artistica del PVI e proposto in pubblico per la prima volta il perduto clip Movie realizzato nell’80 dalla Factory di Andy Warhol per Loredana Berté, di cui si ignorava l’esistenza; intanto Michelangelo Antonioni riceve il suo primo riconoscimento extra-cinematografico, mentre il PVI scopre l’esordio nella regia di Silvio Muccino e ne lancia con decisione la carriera come autore di video musicali.
2005: E’ l’anno della definitiva consacrazione mediatica, istituzionale e popolare del PVI, il quale si trasferisce a Milano e cresce a dismisura, passando da due ore di Cerimonia a tre giorni di manifestazione: cinema e dvd musicali si affiancano ai clip, l’Università IULM lo accoglie e sostiene come imprescindibile evento culturale, il settore Cultura della Provincia di Milano gli accorda una preziosa collaborazione, decine di ospiti italiani e internazionali si dislocano tra sale cinematografiche e Aula Magna accademica, mentre Vasco Rossi blocca Milano per venire a ritirare il suo riconoscimento e Jovanotti in un video sottolinea la qualità del lavoro svolto dal Premio. Inoltre il PVI entra idealmente nel guinness dei primati per avere promosso l’esordio dei più giovani registi di clip della storia (età media quindici anni), Violante Placido sceglie la manifestazione per presentare il suo debutto su clip, Zampaglione dei Tiromancino invece per annunciarvi il suo primo film da regista. Il PVI intanto infrange le barriere internazionali: tutti gli appassionati d’Europa (e non soltanto) lo seguono attraverso le cronache del più importante sito mondiale della videomusica (il francese www.mvdbase.com), mentre in Medioriente fa scalpore sui media la presenza al PVI della più grande star di quei Paesi, l’egiziana Ruby.
Guarda il video sull’edizione del 2005
2006: Ligabue nell’affollatissima Aula Magna dell’Università IULM di Milano viene a ritirare il premio per la Sintesi delle Arti, al culmine di un’intera giornata dedicata alla sua attività creativa, composta da film e canzoni, videoclip e poesie; mentre il videoclip assurge allo status di a quello di sinestesia, ecco la concreta apertura alle nuove tecnologie, inaugurando per la prima volta al mondo con Nokia la figura e il concetto stesso del mobile director, ovvero del regista videomusicale armato di solo telefonino; in arrivo dagli Usa, una vera chicca, l’intervista esclusiva al vero inventore di Mtv, Michael Nesmith, autentica rarità per un personaggio molto schivo.
2007: Eros Ramazzotti apre la manifestazione intervenendo al culmine di un’intera giornata di proiezioni dei suoi videoclip, un Eros Day ricco di inediti e chicche in esclusiva che catalizza l’attenzione di tutti i maggiori media italiani, compresi quotidiani e tv nazionali. Definitivo consolidamento della manifestazione che passa da tre a ben cinque giornate di ricchissimo quanto ragionato programma. Arriva il riconoscimento istituzionale: il PVI ottiene il patrocinio dell’Assessorato al Tempo Libero del Comune di Milano che ne sancisce l’autorevolezza e il ruolo nella vita culturale della città, tanto da organizzare nella prestigiosa sede di Palazzo Marino la conferenza stampa di presentazione, nel corso della quale il cantante dei Negramaro, un emozionato ed emozionante Giuliano Sangiorgi, viene premiato per il suo esordio nella regia videomusicale. Giovanni Allevi poi ci regala l’anteprima assoluta del suo primo dvd, mentre una felicissima collaborazione con il Cornetto FreeMusic Audition porta alla prima nazionale di un rockumentary e al conseguente lancio della band fenomeno dei Lost. Tra i premiati finali, svettano due clip di forte impegno sociale: quello sulla disabilità mentale a opera di Simone Cristicchi, nonché il sorprendente video di una scatenata band di ottantenni guidati dal loro geriatra, Vito & gli Eneas, con il loro inno alla vita oltre le barriere dell’età che strappa commossi applausi a scena aperta e un convinto tributo mediatico, chiudendo in bellezza un’edizione del PVI capace di portare al centro dell’attenzione generale il video musicale in tutte le sue sfaccettature.
Guarda il video sull’edizione del 2007
2008: L’artista celebrato con un’intera giornata di proiezioni è questa volta Jovanotti, protagonista di un vivacissimo incontro nell’aula magna dell’Università IULM. L’edizione ha visto anche la partecipazione di Cesare Cremonini a un momento dedicato alla sua videografia e dei Dari come artisti emergenti. Alla cerimonia finale di consegna dei premi intervengono tra gli altri Elio e Le Storie Tese, L’Aura e Giusy Ferreri. La manifestazione ha puntato decisamente l’attenzione sui temi sociali, premiando opere dedicate alla lotta alla mafia e alla denuncia delle morti sul lavoro.
Nel 2006 sono stato direttore artistico del Videoclip Phonefestival, primo festival di videoclip nel mondo dedicato alla tecnologia Umts.
Attraverso un concorso indetto da MIT/Voice/Movimage, la manifestazione ha stimolato, promosso e premiato video musicali realizzati direttamente per la videofonia mobile.
Protagonisti dell’iniziativa, gli Sugarfree: i partecipanti al concorso sono stati infatti invitati a realizzare videoclip alternativi per il brano che la band ha presentato quell’anno al Festival di Sanremo, intitolato Solo lei mi dà, contenuto nella riedizione dell’album Cleptomanie.
I cinque video finalisti hanno costituito il palinsesto visibile nei punti vendita MIT/Voice/Movimage, i quali sono diventati zone interattive dove vedere, sentire e votare i clip, trasmessi su videofonini all’interno dei negozi della catena e votati con gli sms dai clienti.
La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Amici del Future Film Festival, con la collaborazione di Warner Music Italia e il sostegno di Università IULM di Milano, IED Arti Visive e Premio Videoclip Italiano.
Nel 2000 sono stato direttore artistico della Sezione Cinema&Videoclip del festival della contaminazione artistica BresciaMusicArt, manifestazione ideata e diretta da Omar Pedrini.
Nella sezione di mia pertinenza, diversi i momenti salienti. In primo luogo, la presenza di uno più grandi talenti della videomusica mondiale di tutti i tempi, Floria Sigismondi: italiana di nascita ma canadese d’adozione, malgrado i successi clamorosi dei suoi clip per Marilyn Manson e David Bowie, in quel periodo la regista soffriva di censure e ostracismi, pur essendo già divenuta oggetto di culto internazionale. La nostra rassegna ha acceso i riflettori sul suo caso, guadagnandosi mezza pagina sul Corriere della Sera e diversi servizi televisivi.
Siamo finiti sui giornali anche con l’anteprima europea di uno scandaloso documentario biografico non autorizzato su Marilyn Manson realizzato da un suo ex coinquilino.
Il prestigio internazionale della sezione è stato tenuto alto anche grazie al gemellaggio con il NYUFF, il New York Underground Film Festival, allo scopo di promuovere in Italia il genere del rockumentary, proponendo diversi lavori di questa tipologia provenienti dagli Usa e dall’Europa.
Occhi puntati poi sui talenti femminili della videomusica italiana (con la scoperta del talento registico di Elisabetta Sgarbi), su casi scottanti di videoclip censurati, sulle commistioni tra cinema e clip, quindi diverse anteprime assolute, tra cui quella del noto Discolabirinto dei Subsonica, nonché il ritrovamento di un documentario girato a New York alla fine degli anni ’70 sulla no-wave, con Brian Eno, Arto Lindsay, Lydia Lunch e John Lurie, riproposto in esclusiva per la prima volta dalla sua realizzazione.
Sono stato ideatore e direttore artistico del Galà per Marini – serata d’epoca, d’arte e sapori, evento che si è svolto nel 2013 con la conduzione di Patrizio Roversi, mettendo insieme cucina (a cura dello chef Chicco Cerea del ristorante tristellato Da Vittorio a Brusaporto), storia della gastronomia (a cura di Silvia Tropea Montagnosi di Slow Food) e teatro (a cura della compagnia Pantakin di Venezia), con l’allestimento di una mostra (a cura di Giulia Breno).
Una produzione di The Ex Novo per procurare fondi a sostegno dell’Accademia Carrara di Bergamo per l’acquisizione di un quadro già appartenuto in passato alla medesima struttura museale ma alienato decine di anni prima.
Sempre nell’ambito della prima citata manifestazione del 2013 è scaturito il documentario Bergamo riabbraccia Marini da me firmato come autore, in cui i temi del Paesaggio e della Natura morta nell’arte vengono intrecciati con le antiche tradizioni enogastronomiche del territorio bergamasco. La produzione ha visto riuniti l’Accademia Carrara di Bergamo, Cobe, The ExNovo e l’Associazione Amici dell’Accademia Carrara.
Nel 1999 ho ideato e diretto il sito Internet @lternaTiVille, il primo in Italia dedicato alla valorizzazione dei videoclip musicali di artisti ed etichette indipendenti. Il sito è stato realizzato e ospitato dal portale Quipo.
Ho svolto anche attività di produttore artistico musicale: tra i cd realizzati, quello omonimo del gruppo rock femminile rumeno Secret (1996, etichetta CNI – Compagnia Nuove Indye), arrivato al primo posto in classifica in Romania.
Tra il 1998 e il 1999 sono stato direttore artistico dell’etichetta discografica marchigiana Ultrasuoni, la prima label italiana distribuita dalla multinazionale tedesca Edel, per la quale ha contribuito alla realizzazione e pubblicazione dell’album Cineguaimai dei Cleep.
Successivamente ho svolto consulenze artistiche a livello internazionale per etichette discografiche e management musicali operanti all’estero, insieme al caro amico Marco Ramazzotti.